Le riflessioni di Carlos Aznares, direttore di “Resumen Latinoamericano”, su una Resistenza che continua
È iniziato come tanti altri golpe militari, con le truppe nelle strade, con la violenza nei volti degli insubordinati, con proiettili all’ingrosso di fronte all’obiettivo concordato, con i calci nelle porte, con l’intemperanza delle urla per generare terrore, vetri e mobili rotti, e alla fine con un sequestro, come i tanti che fecero i militari latinoamericani negli ani ’60 e ’70. Sì, è iniziato tutto in maniera molto simile ai ricordi che portiamo nella nostra memoria. Quello che succede è che differentemente dalle altre volte, non ce lo aspettavamo, non eravamo all’erta, abbiamo evidentemente abbassato la guardia.
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